Come sarà il 2020 per il tessile arredo di fascia alta?
Come ogni anno, la stagione fieristica inizia a gennaio con l’appuntamento di Francoforte, a Heimtextil. C’eravamo anche noi per vedere come le imprese che esporranno poi a Proposte hanno affrontato le prime presentazioni dell’anno e come hanno impostato l’attività 2020 dal punto di vista della tendenza prodotto e dell’offerta nei confronti dei grandi buyer del settore.
Diciamo subito che l’argomento guida per tutti i nostri intervistati, e trasversale a tutti i comparti merceologici, si legge in una sola parola: “Sostenibilità”. Un giustissimo refrain che, molto più degli anni passati, è sembrato reale e non costruito ad arte per giustificare argomenti di marketing. Più che un tema quindi, una sorta di premessa irrinunciabile che ha preso forme diverse a seconda dei segmenti: uso di filati riciclati, sostenibilità delle materie tessili e dei processi di lavorazione, dismissione della plastica dai pack.
Abbiamo intervistato una trentina di espositori che vedremo anche sulle rive del lago di Como ad aprile, tra italiani e stranieri, e la sintesi delle loro risposte può essere risolta nella parola cautela. Ciascuno ha programmi e progetti di espansione – dai mercati ai segmenti di clientela, passando per l’introduzione di nuove aree prodotto e ricerca – tuttavia si procede con i piedi di piombo perché ciò che succederà nell’anno appena battezzato è quasi unanimemente indecifrabile. Tutto ciò partendo da numeri sommariamente non negativi del 2019. Certo non è stato un anno di faville, ma le imprese che hanno dichiarato un calo del fatturato si contano sulle dita di una mano mentre la maggioranza ha chiuso con numeri, magari decimali, comunque in territorio positivo. L’impressione che abbiamo avuto, salvo i singoli accenti, è stata che i tessitori italiani tenderanno più a stringere le maglie della loro rete di lavoro, allo scopo di consolidare il proprio business – magari introducendo novità e rapidità in termini di servizio, esaltando la gamma prodotti, migliorando il proprio focus sull’area contract – mentre gli stranieri paiono un pochino più intraprendenti sul piano della ricerca ed espansione verso possibili nuove aree di commercio e vendita. L’aspetto più confortante, colto nella rapidità del contatto in fiera intendiamoci, ci è parso però un certo attivismo da parte di tutti: niente mugugni, presa di coscienza che il mercato è in condizioni complesse ma affrontabile, anche profittevole se si azzeccano le strategie. È un atteggiamento positivo che in passato è mancato.
Ciò è confermato anche da una certa chiarezza sulle strategie fieristiche per il futuro a breve: essere presenti a Proposte significa cogliere l’opportunità di raggiungere, in un ambiente rilassante e sofisticato, tutta la fascia alta ed esclusiva dei buyer internazionali, in una logica definita di segmentazione del mercato e dei target di clientela. Può sembrare banale, ma aver chiaro che l’investimento fieristico va orientato a seconda delle caratteristiche specifiche di ogni appuntamento non è pratica scontata, almeno negli ultimi anni. Invece, almeno nel nostro settore, questo argomento è limpido e Proposte è leader consolidato nell’alta qualità del business mondiale del tessile casa. Un evento che permette anche di rivolgersi con precisione ai designer, agli architetti e agli editori tessili, leggere le richieste e gli stimoli dei buyer con nitidezza. Compito che per la maggioranza dei nostri intervistati viene svolto ancora meglio dopo lo spostamento di date verso il calendario del Salone del Mobile di Milano. Una considerazione diffusa non solo tra i produttori. Come potrete leggere nell’intervista con un grande visitatore di Proposte colta “on air” tra i corridoi di Heimtextil, anche da parte dei buyer le nuove strategie della rassegna italiana sono state recepite in modo assai positivo.
In sintesi dunque il 2020 parte benino. Ora un trimestre di lavoro e poi la verifica a Cernobbio, dal 27 al 29 aprile, per avere idee più chiare se possibile su come si configureranno gli affari nel breve termine.